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  1. Gli aforismi, le frasi e le battute di Ennio Flaiano (Pescara 1910 – Roma 1972) nascondono – dietro un’ironia sagace e fulminante – un pessimismo lucido e dolente, un’amarezza che sfiora il cinismo e il disincanto, una coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana descrizione dei comportamenti e i tic più assurdi e paradossali ...

  2. Gli aforismi, le frasi e le battute di Ennio Flaiano, sono nate dietro una fulminante e sagace ironia. Un’amarezza che sfiora il cinismo e il disincanto, una coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana descrizione dei comportamenti e i tic più assurdi e paradossali della nostra società.

  3. Le più belle frasi di Ennio Flaiano, aforismi e citazioni selezionate da Frasi Celebri .it.

  4. Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura. — Ennio Flaiano. L'inferno italiano è popolato di maldestri peccatori che al rifiuto del concetto di colpa e di peccato uniscono la capacità di ridere dei guai in cui si trovano.

    • Citazioni Di Ennio Flaiano
    • Autobiografia Del Blu Di Prussia
    • Diario degli Errori
    • Diario Notturno
    • Don't Forget
    • Fine Di Un Caso
    • Frasario Essenziale Per Passare inosservati in Società
    • IL Gioco E IL Massacro
    • La Saggezza Di Pickwick
    • La Solitudine Del Satiro
    Adesso che mi ci fai pensare, mi domando anch'io che cosa ho conservato di abruzzese e debbo dire, ahimè, tutto; cioè l'orgoglio di esserlo che mi riviene in gola quando meno me l'aspetto, per esem...
    È probabile che un giorno il successo convincerà Carmelo Benedi aver sbagliato tutto. Il successo può arrivare fatalmente, in una "civiltà di consumi" che adotta e riconosce con furia come proprie,...
    [Sui filosofi marxisti]Il Platone d'esecuzione.
    Io credo nella necessità di una certa follia [...] Carmelo Bene mette nel suo amore per il teatro una notevole mancanza di raziocinio, ed è per questo che i suoi spettacoli, persino al limite dell'...
    Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno.
    I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
    Il pensare ai buoni momenti del passato non ci conforta perché siamo convinti che oggi li sapremmo affrontare con maggiore intelligenza e trarne migliore profitto.
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
    Afflitto da un complesso di parità. Non si sente inferiorea nessuno. (in treno verso Firenze, settembre 1965)
    Aspettando tempi migliori, che non vengono mai. (Bologna, aprile 1956)
    Cercava la verità nella fica: e tutto quello che otteneva, era di addormentarcisi sopra – dopo. (1965)
    Chi mi amami preceda. (23 aprile 1965)

    Taccuino 1946

    1. Le difficoltà di un'arte appaiono negli esemplari meno riusciti o addirittura cattivi di essa, i buoni danno invece la certezza di una facile riuscita, proprio perché tutto vi è risolto e la fatica non appare. (1994, p. 11) 2. Vista dall'alto, la battaglia sembrava una scampagnata. Le tragedie, come i quadri, vogliono la giusta distanza. (1994, p. 12) 3. Se Madame Bovary avesse letto Madame Bovarynon avrebbe frenato le sue fantasticherie? I veri libri immorali sono dunque quelli che tratta...

    Taccuino 1951

    1. Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo "H". Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando. (2002, pp. 142-143) 2. [Gli italiani] Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati...(1994, p. 43; 2002, p. 143) 3. Volere è potere: la divisa di questo secolo. Troppa gente che «vuole» piena soltanto di volontà (non la «buona volontà» kantiana, ma...

    Taccuino 1954

    1. «A causa del cattivo tempo, la Rivoluzione è stata rinviata a data da destinarsi». (2002, p. 163) 2. Furono insomma quei sorrisi a convincermi che Orwell ha sbagliato il suo 1984, mostrandoci, sotto la dittatura, un'umanità tetra e spaurita. Non è così: nelle dittature popolari tutti sorridono, sempre. Si può obiettare: Meglio! – Nient'affatto. La condanna a sorridere è più feroce, insopportabile, agghiacciante di quella ideata dallo scrittore inglese, che ci permetterebbe almeno di restar...

    C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello.Fede per censo, ereditaria.
    Devoto: Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.
    In questi tempi l'unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo accettabile.
    Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura è scontento.
    [...] Roma è una citta eterna non per le sue glorie, ma per la capacità di subire le barbarie dei suoi invasori, di cancellarle col tempo, di farne rovine. (p. 188)
    [...] nel nostro paese la forma più comune di imprudenza è quella di ridere, ritenendole assurde, delle cose che poi avverranno. (p. 201)
    L'avarizia è la forma più sensuale di castità. (1993, p. 7)
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie. (1993, p. 8)
    Si battono per l'Idea, non avendone. (1993, p. 15)
    Famiglia romana con padre liberale e figlio mag­giore comunista, minore fascista, zio prete, ma­dre monarchica, figlia mantenuta: si sfidano tut­ti gli eventi. (1993, p. 15)
    Bisogna amare soltanto Iddio e odiare soltanto se stessi.
    Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire.
    Il miliardo non è più quello di una volta.
    Il traffico ha reso impossibile l'adulterionelle ore di punta.
    Quando mai uno stupido è stato innocuo? Lo stupido più innocuo trova sempre un'eco favorevole nel cuore e nel cervello dei suoi contemporanei che sono almeno stupidi quanto lui: e sono sempre parec...
    I nomi collettivi servono a far confusione. «Popolo, pubblico...». Un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece, credevi fossero gli altri. (p. 101)
    Sapevamo che la sola durevole felicità che ci è concessa è la morte. Ma se ne è fatto un tale parlare, che ora la detestiamo. (p. 106)
    Anche il progresso, diventato vecchio e saggio, votò contro.

    Incipit

    Queste note, scritte in vari momenti, non sono qui in ordine cronologico. Quello che volevo ricordare è una strada, un film, un vecchio poeta: cose disparate che si mescolano poco chiaramente non solo nella memoria ma anche in un diario. I salti di tempo hanno dunque una loro ragione. Giugno 1958 Sto lavorando, con Fellini e Tullio Pinelli, a rispolverare una nostra vecchia idea per un film, quella del giovane provinciale che viene a Roma a fare il giornalista. Fellini vuole adeguarla ai temp...

    Citazioni

    1. Giugno 1958 Una società sguaiata, che esprime la sua fredda voglia di vivere più esibendosi che godendo realmente la vita, merita fotografi petulanti [i paparazzi]. Via Veneto è invasa da questi fotografi. Nel nostro film [La dolce vita]ce ne sarà uno, compagno indivisibile del protagonista. Fellini ha ben chiaro in testa il personaggio, ne conosce il modello: un reporter d'agenzia. (p. 13) 2. I grandi premi non vengono mai dati allo scrittore, ma ai suoi lettori. Poveracci, se li meritano...

  5. Aforismi, riflessioni, frasi celebri, citazioni, motti, filosofia in pillole, morale e massime di Ennio Flaiano.

  6. Nov 20, 2021 · Ennio Flaiano moriva 49 anni fa. Oltre a grandi libri, come "Tempo di uccidere" ha scritto aforismi e citazioni meravigliose. Ecco gli aforismi più belli.

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